Succhiare per i neonati è un comportamento fondamentale, un istinto che sviluppano fin dal grembo materno e che garantisce, una volta nati, la sopravvivenza ma non solo.
Con questo articolo iniziamo un piccolo viaggio nel loro mondo per comprendere cosa significa la suzione e quali possono essere i comportamenti più corretti per uno sviluppo sano e armonico.
Il neonato nasce con delle caratteristiche anatomiche del volto che cambieranno nella crescita; nei primi mesi di vita la funzione più importante per uno sviluppo equilibrato è proprio una suzione corretta.
Il bambino nel grembo materno inizia a succhiare il dito e a deglutire il liquido amniotico dalla dodicesima settimana sviluppando così dei riflessi che si perfezioneranno dopo la nascita per sopravvivere ma anche per soddisfare un bisogno innato che non è nutritivo e che serve a consolarlo, rilassarlo e rassicurarlo. Alcuni bambini, prevalentemente quelli allattati al seno, soddisfano il bisogno di suzione durante l’allattamento; altri invece, prevalentemente quelli allattati col biberon, cercano di riprodurre questo piacere anche quando sono sazi usando dito, ciuccio, peluche o altro.
La suzione non nutritiva ha sicuramente molto vantaggi per il bambino e per la mamma perché tendenzialmente lo tranquillizza ma quando viene adottata per troppo tempo può comportare svantaggi anche di una certa rilevanza per quanto riguarda lo sviluppo del volto e in particolare della bocca. Possono verificarsi infatti deformazioni delle ossa mascellari, difetti di posizione dei denti, malfunzionamenti della lingua e della muscolatura attorno alla bocca che comportano difetti di pronuncia. Una suzione prolungata nel tempo può anche favorire la respirazione orale e l’instaurarsi di otiti e problemi posturali.
I rischi possono essere tanti se non diamo la giusta attenzione alle abitudini dei nostri piccoli, comprendere i pro e i contro di un comportamento e utilizzare il buon senso possono aiutarci ad individuare il percorso migliore per la crescita di un figlio.
Ciuccio e dito sono le scelte più comuni per il neonato che vuole soddisfare il bisogno di succhiare. Ma cosa è meglio?
Da un punto di vista clinico tra i due la preferenza va senza dubbio al ciuccio perchè, se utilizzato il modello giusto, deforma meno ossa in crescita e arcate dentarie, non è sempre a disposizione e sarà più facile limitarne l’uso e toglierlo al momento opportuno. Inoltre nei “succhiatori compulsivi” il ditino può subire lesioni e macerazioni. La scelta però il più delle volte non viene fatta dai genitori quindi, se vostro figlio ha deciso che a lui piace il ditino e niente altro, è meglio gestire con serenità e naturalezza questa scelta ricordando che se non ha atteggiamenti compulsivi non ci si deve preoccupare fino ai due anni.
Un pò prima della seconda candelina sarà utile cercare di distrarlo gradualmente quando ciuccia durante il giorno perché sarà più facile smettere trovando altre cose più interessanti. Se l’abitudine di succhiare il dito si prolunga nel tempo sarà molto più difficile interromperla e in quel caso il bimbo dovrà essere coinvolto, consenziente e collaborativo. Anche in questo caso il proprio dentista potrà aiutarvi nell’interrompere quest’abitudine fornendo qualche consiglio utile.
Ricordate però, se la suzione è stata abbandonata entro i 2-3 anni danni scheletrici e funzionali si correggono spontaneamente, se invece ciuccio o dito sono stati utilizzati per molto tempo probabilmente sarà necessario un intervento specialistico .