Tutti sanno cos’è una carie… o tutti ritengono di saperlo! È una patologia così comune che molti la ritengono normale ed inevitabile, così come prendere un raffreddore! Ma non è così. La carie non è solo un “buchino in un dente”! È una patologia cronica, un processo distruttivo progressivo dei tessuti duri del dente che può avere conseguenze anche gravi ed è un fattore di rischio per molte malattie.
Carie denti da latte: come si manifesta
All’inizio la carie non si manifesta come un “buco” di colore scuro, come spesso credono i genitori: quella è già una fase avanzata di carie! All’inizio la carie ha un aspetto innocuo: è una macchiolina di colore bianco (smalto solo demineralizzato) che presto diventa bianco-giallo o bruno. Solo a questo punto la carie diventa cavitata, cioè si forma un buco che sembra apparire dal nulla, da un giorno all’altro e che cresce molto velocemente, distruggendo i dentini. Da questo momento il bambino può avvertire dolore, soprattutto quando mangia, a causa dell’infiammazione della polpa. Se si trascurano questi “doloretti” passeggeri e occasionali ben presto l’infiammazione si trasformerà in necrosi (morte del nervo) e in seguito si formerà un ascesso.
Early Childood Caries e Carie da Biberon
Con ECC (Early Childhood Caries) si indica la presenza di carie (anche 1 sola) nei denti da latte nei bambini sotto i 6 anni. Sotto questa età anche una sola carie è la spia di una situazione da non sottovalutare.
Con il termine Carie da Biberon si intende invece un quadro grave e severo di ECC (S-ECC) che colpisce i bambini sotto i 3 anni, in genere sulla superficie lisca (esterna e/o interna) degli incisivi, oppure un quadro di lesioni multiple (molte carie) nei bambini un po’ più grandi (4-5 anni). Spesso già a 12-18 mesi, in questi bimbi sono presenti delle lesioni, caratterizzate dapprima da macchie bianche, sugli incisivi superiori e a volte sui canini. In pochissimo tempo (settimane o pochi mesi) queste lesioni si aggravano e possono distruggere i dentini appena nati.
Carie denti da latte: cause e fattori di rischio
I dentini da latte si cariano molto più facilmente a causa dello smalto più sottile e meno mineralizzato che lo fa apparire più bianco e di colore lattescente, da cui il nome di dente da latte. Anche la dentina, cioè la sostanza di cui è fatto il dente sotto lo smalto, è più fragile e sottile. Per questo motivo gli acidi prodotti dalla placca batterica distruggono smalto e dentina più facilmente raggiungendo con facilità la zona interna del dente, dove c’è il tessuto pulpare (detto “nervo” del dente) con conseguente pulpite (infiammazione della polpa), dolore, e in seguito, necrosi pulpare e ascesso. Se la struttura del dente da latte favorisce e facilita la nascita e la progressione della carie, le cause e i fattori di rischio sono molti e spesso agiscono contemporaneamente: la carie è infatti una malattia multifattoriale.
Ecco quali sono le cause e i fattori di rischio:
- Batteri cariogeni che producono acidi a partire dagli zuccheri: come sembrano suggerire gli studi più recenti sul microbiota, più che la presenza di batteri ad azione cariogena, deve esserci uno squilibrio nel microbiota della bocca tra microorganismi “cariogeni” e “buoni” (disbiosi)
- Alimentazione scorretta con un consumo eccessivo di zuccheri e/o troppo frequente
- Igiene orale insufficiente
- Utilizzo del Fluoro in quantità e/o modalità scorrette
- Fattori di suscettibilità individuale: saliva insufficiente, farmaci , malattie metaboliche, difetti congeniti dello smalto
- Fattori ambientali: stato socio economico, età della prima visita dal dentista
Le cause sono quindi tante, ma la buona notizia è che tante sono anche le cose che si possono fare affinché i vostri bambini non si ammalino di carie.